30 DICEMBRE 2016 SUA EMINENZA IL CARDINALE GIANFRANCO RAVASI HA CELEBRATO LA S. MESSA INCONTRANDO ANZIANI E MALATI

cappella villa dei cedri

E' stato davanti a loro, ai malati offesi nel corpo e nella mente che il Cardinale ha presieduto la S. Messa di fine anno: "Saluto voi che siete davanti a me con le vostre sofferenze e le vostre storie e tutti coloro che pur essendo sani condividono la vostra stessa vita". Prendendo spunto in particolare dalla lettura del giorno del profeta Michea "Ci sarà un giorno in cui – dice il Signore – radunerò gli zoppi, raccoglierò gli sbandati e tutti coloro che ho trattato duramente" Sua Eminenza commenta: "Sta parlando di persone come voi, che faticano a camminare e che la vita ha davvero trattato duramente. Il dolore fisico è forte, ma ancor più forte è il dolore, la tempesta, che attraversa le anime, i cuori e le menti di chi non riesce più a capire e a vedere come una volta. Attraverso le mani di coloro che vi curano il Signore fa in modo di non lasciarvi più dispersi per il mondo". Continua citando uno scrittore spagnolo che dice: "Coloro che curano i malati, rendendo la vita facile a coloro che soffrono, hanno le mani con dita che finiscono in Angeli" e conclude dicendo: "Sono emissari di Dio". Spiegando il significato della parola "consolazione" presente nella seconda Lettera di San Paolo, che tradotta dal greco vuol dire "stare accanto con le parole e con la voce", il Card. Ravasi aggiunge: "Voi infatti avete bisogno di avere persone che vi curano sì materialmente, ma anche che vi parlino standovi vicino – questa è consolazione, starvi accanto anche quando vi lamentate, perché voi, rispetto a noi sani, siete in una posizione diversa a letto o seduti, e noi siamo sopra di voi. Non abbiate mai a disperare voi che avete davanti un cammino oscuro e tenebroso, un sentiero da percorrere in altura ma non con i piedi, che sono infermi, ma con la vostra anima e i vostri cuori". La visita del Cardinale è poi proseguita al piano zero nelle stanze dei malati più gravi affetti da SLA, con commoventi parole di consolazione per loro e per i familiari. Al termine si è fermato per un momento conviviale con i volontari e i responsabili dell'organizzazione dell'evento per un brindisi augurale di fine anno.

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